Rivista Luglio-Settembre 2020
€7,99
Il mondo dell’ispezione del lavoro a 360°.
La rivista di novità, casi, analisi e approfondimenti su lavoro, contributi e sicurezza.
I contenuti di questo numero di Verifiche e Lavoro
- Tecnica dei ricorsi: Ispezioni e società: se lo stipendio eccessivo cancella la pensione
- il Caso: Reinquadramento ispettivo illegittimo dell’azienda agricola
- Appunti: Responsabilità penale e Covid-19; CIGO Covid e lavoro nero; e molto altro
- Nero su bianco: Cartelle e Avvisi INPS inibiti. Sentenze contro i contribuenti
- Punti e spunti: Decreto “Rilancio” e novità in vista sui controlli (articolo gratuito estratto dalla rivista)
- Tematiche: Contrattazione di prossimità, lo strumento per ripartire a prova di ispezione
- In Sicurezza: Controlli anti-Covid sui luoghi di lavoro
- Outline: Leggere il verbale ispettivo: com’è fatto
- Usi e Abusi: Audizioni da remoto con la P.A.
Il mondo dell’ispezione del lavoro a 360°.
La rivista di novità, casi, analisi e approfondimenti su lavoro, contributi e sicurezza.
I contenuti di questo numero di Verifiche e Lavoro
- Tecnica dei ricorsi: Ispezioni e società: se lo stipendio eccessivo cancella la pensione
- il Caso: Reinquadramento ispettivo illegittimo dell’azienda agricola
- Appunti: Responsabilità penale e Covid-19; CIGO Covid e lavoro nero; e molto altro
- Nero su bianco: Cartelle e Avvisi INPS inibiti. Sentenze contro i contribuenti
- Punti e spunti: Decreto “Rilancio” e novità in vista sui controlli (articolo gratuito estratto dalla rivista)
- Tematiche: Contrattazione di prossimità, lo strumento per ripartire a prova di ispezione
- In Sicurezza: Controlli anti-Covid sui luoghi di lavoro
- Outline: Leggere il verbale ispettivo: com’è fatto
- Usi e Abusi: Audizioni da remoto con la P.A.
La nota del Direttore | Mauro Parisi
Sono molte le segnalazioni provenienti dal territorio che portano notizia che l’ispezione del lavoro è ripartita. Nelle forme solite e per nulla più indulgente.
Ma, si sa, l’azione dell’amministrazione deve essere giusta e legittima, non indulgente e tantomeno condiscendente.
Dato il periodo, tuttavia, la severità prevedibile aggiunge una preoccupazione in più per aziende e contribuenti.
A tutto ciò si aggiungono le consuete difficoltà interpretative e distonie tra sistema ispettivo e lettera della legge. Quanto basta a far propendere alla massima attenzione da parte di ogni soggetto interessato anche da potenziali controlli ispettivi.
I lettori troveranno in questo numero materiale di riflessione ed esercitazione.
Per esempio, nella rubrica Outline, per chi non ha mai visto “dal vivo” un verbale di accertamento, vi sarà l’occasione di osservarne da vicino un esemplare, “sezionato” nelle sue parti.
Nella rubrica Tecnica dei ricorsi, si affronterà come sempre un caso “spinoso”, dalle contestazioni dei funzionari, alle difese che tutti -professionisti e aziende- possono organizzare da se stessi.
Approfondimenti operativi, però, sono stati pensati in ogni rubrica, per tornare tutti “in forma” nella “gara” dei controlli.
Come in materia di sicurezza (con la presentazione della check list Covid-19 utilizzata dagli ispettori) o con riguardo alle possibili audizioni telematiche con gli Istituti, tipo le sempre più diffuse udienze giudiziali virtuali (Usi e abusi).
In attesa delle vostre prossime segnalazioni dal territorio.
Indice
- Tecnica dei ricorsi: Ispezioni e società: se lo stipendio eccessivo cancella la pensione
- il Caso: Reinquadramento ispettivo illegittimo dell’azienda agricola
- Appunti: Responsabilità penale e Covid-19; CIGO Covid e lavoro nero; e molto altro
- Nero su bianco: Cartelle e Avvisi INPS inibiti. Sentenze contro i contribuenti
- Punti e spunti: Decreto “Rilancio” e novità in vista sui controlli (articolo gratuito estratto dalla rivista)
- Tematiche: Contrattazione di prossimità, lo strumento per ripartire a prova di ispezione
- In Sicurezza: Controlli anti-Covid sui luoghi di lavoro
- Outline: Leggere il verbale ispettivo: com’è fatto
- Usi e Abusi: Audizioni da remoto con la P.A..
Leggi un articolo
Decreto “Rilancio” e novità in vista sui controlli.
L’emergenza epidemiologica e il fine di assicurare una tempestiva vigilanza su salute e sicurezza sul lavoro, hanno introdotto significative novità ispettive.
di Mauro Parisi
Nel precedente numero della rivista (cfr. Verifiche e Lavoro n. 2/2020, pag. 31) si era osservato come la pandemia avesse portato a un “congelamento” momentaneo dei controlli ispettivi. Come del tutto prevedibile, si trattava di un’inerzia non destinata a durare. Da qualche giorno è in effetti iniziata la ripresa dei controlli. In verità anche solo a fini Covid-19 (cfr. pag. 43).
La cosa che però ha sorpreso è che il nuovo impegno nelle verifiche sia stato preannunciato addirittura nel cd. Decreto Rilancio, il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 (“Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”).
Tra le misure urgenti in materia di lavoro e di politiche sociali, sono state infatti inserite due previsioni tutto sommato inaspettate, ma che indicano con sintomatica chiarezza che l’impegno prossimo delle verifiche sarà senz’altro improntato a serietà e, probabilmente, a rilevanti novità.
La prima previsione -forse poco significativa per chi non conosce la prassi degli uffici ispettivi- riguarda i modi in cui gli ispettori si presenteranno presso le aziende.
Al riguardo, sia pure in modo poco appariscente, l’articolo 96, D.L.n. 34/2020, è a suo modo rivoluzionario.
La previsione rappresenta una controtendenza rispetto al periodo pre-Covid 19, in quanto fino a oggi, per porre in essere verifiche ispettive si è pressoché sempre dipeso dal mezzo di trasporto privato degli stessi funzionari. Vale a dire che, per i controlli in materia di lavoro, solo la disponibilità del personale ispettivo ha finora permesso di raggiungere le aziende e i luoghi più lontani.
Chiaramente, la possibilità di ottenere indennizzi chilometrici per l’utilizzo del mezzo hanno, nel tempo, senz’altro favorito la concessione delle autovetture private.
Ora, però, si realizza comunque sia un salto di qualità -e di impegno economico- nelle ispezioni del lavoro. Al fine di avere, senza necessità di tenere in considerazione scelte personali, la “tempestiva disponibilità dei mezzi”, lo Stato è disposto a compiere degli sforzi economici, in passato proibiti da vari vincoli di spesa.
Un impegno che la dice lunga sulla volontà di tornare a fare correre la macchina delle verifiche.
Senz’altro più sorprendente è, però, la previsione del decreto legge n. 34/2020 in materia di controlli gestiti direttamente dal Ministero del lavoro.
In effetti, con il Jobs Act e la successiva istituzione dell’Ispettorato Nazionale del lavoro (D.Lgs n. 149/2015), il Ministero del lavoro era stato, di fatto, accantonato nella gestione ai controlli, secondo un progetto apparentemente irreversibile di accentramento di funzioni alla nuova agenzia autonoma.
L’art. 100 del D.L.n. 34/2020, tuttavia, pare oggi rimettere al centro delle verifiche proprio il Ministero del lavoro, che potrà avvalersi, non solo dei militari del Comando Carabinieri tutela del lavoro, ma pure dello stesso INL.
È vero che la disposizione si presenta, per espressa previsione di legge, “eccezionale” e destinata a venire meno nelle sue previsioni per la fine del 2020. Però la sostanziale “sottrazione” della gestione del personale ispettivo dall’Ispettorato del lavoro, sembra aprire un nuovo scenario dei futuri controlli sul lavoro. Come se, venuto meno il dogma accentrata presso l’INL, la nuova attenzione strategica dell’azione di controllo su lavoro meritasse nuove attribuzioni e competenze in capo allo Stato (va ricordato come l’Ispettorato del Lavoro non sia un organismo statale, bensì parastatale, così come INPS e INAIL).
Del resto, non si intende perché il controllo operato direttamente dal Ministero del lavoro, renderebbe più “tempestiva [la] vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, sia pure a causa dell’emergenza Covid-19 e nel processo di riavvio delle attività produttive.
Va in tale senso osservato, come, peraltro, ispettori del lavoro dell’INL e Carabinieri neppure siano organi di controllo a competenza “piena” in materia di sicurezza del lavoro. (cfr art. 13, D.Lgs n. 81/2008). La quale, per essi, è di fatto limitata all’edilizia, ai “lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei” e a pochi altri ambiti marginali.
Quindi, se apparentemente l’emergenza epidemiologica non è così pertinente a giustificare il cambio -seppure eccezionale- di “guida” dei controlli e poteva condurre ad azioni ispettive gestite nei modi ordinari (sebbene a fini specifici), non è implausibile che nel prossimo futuro vi possano essere novità importanti riservate alla materia dell’ispezione sul lavoro.
Per il momento, ci si deve accontentare di osservare che essa è ripartita.
Scarica in formato .pdf
[V@L – Verifiche e Lavoro n. 3/2020]